di REMO GANDOLFI
“Ho imparato a vivere ogni singolo giorno della mia vita come il più grande dei regali.
Ogni mattina, quando apro gli occhi, penso la stessa cosa: sono VIVO.
E ogni giorno ci sono così tante cose da fare !
Se non sono in Tour a suonare c’è una nuova canzone da registrare in studio, un pezzo nuovo da scrivere, una serata da organizzare, una partita di calcio dei miei ragazzi a cui assistere.
Oppure c’è una bella camminata da fare nei boschi e nelle colline intorno a Dyserth, la cittadina del Galles del Nord dove vivo.
E con me c’è la mia “ragazza” e madre dei miei figli Jules.
Siamo innamorati da oltre 30 anni e ogni nuovo giorno che arriva mi fa innamorare di lei sempre di più.
L’avevo conosciuta nel 1986 quando con gli “Alarm” eravamo in testa alle classifiche di vendita.
Erano gli anni in cui gli U2, i miei amici Big Country e noi eravamo usciti prepotentemente alla ribalta con il nostro rock, corposo, sanguigno e onesto.
“Epico” dicevano gli addetti ai lavori.
Ero sempre a Londra per lavoro ma appena potevo me ne tornavo dalle mie parti, nel nord del Galles.
E un giorno incontrai Jules.
Avete presente quando vedi una persona e sai ESATTAMENTE che quella sarà la persona con cui vuoi condividere il resto della vita ?
Ecco, a me capitò.
E non me ne sono mai pentito, anzi.
Sembrava tutto perfetto.
Facevo il mestiere migliore del mondo e al mio fianco c’era la donna migliore del mondo.
E anche quando me ne andai dagli Alarm nel 1991 non c’era in realtà nulla che mi spaventasse.
Avevo tanto entusiasmo e tanta voglia di mettermi in gioco in maniera diversa.
Poi arrivò lui, il CANCRO.
La prima volta che me lo diagnosticarono fu nel 1995.
Avevo 36 anni.
Nel mio mestiere è ancora un’età in cui stai crescendo, affinando le tue doti, la tua tecnica, i tuoi gusti e le tue passioni.
Un cancro non è contemplato.
E invece ho dovuto farci i conti.
Non una volta sola.
Tre.
Tre volte ci ha provato, sotto forme diverse, anche attraverso la Leucemia.
“Strenght” si chiama l’album degli Alarm che ci diede la popolarità anche fuori dal Regno Unito.
Le coincidenze della vita …
STRENGHT … forza … era quella di cui avevo bisogno per combattere contro il male.
Ci sono stati momenti in cui pensavo di non farcela.
Avevo voglia di mollare, di arrendermi.
Tre volte.
Se si ripresenta tre volte vuol proprio dire che LUI non ha nessuna intenzione di arrendersi !
Allora tanto vale che lo faccia io …
Solo che nella mia vita nel frattempo era cambiato tutto.
Erano arrivati Dylan ed Evan, i nostri due meravigliosi ragazzi e poi Jules non mi avrebbe mai permesso di arrendermi.
E così ti rimane solo una scelta: trasformare questa prova terribile in un’opportunità.
Insieme al mio amico James Chippendale abbiamo creato la “LOVE HOPE STRENGHT” che è una fondazione che raccoglie denaro per chi, come noi, viene attaccato dal male.
E poi c’erano tante canzoni ancora da scrivere, tanti concerti da fare, tante partite di calcio da vedere e tante montagne da scalare.
Forse è per questo che “il bastardo” non si è più ripresentato … perché ha capito che stavolta si giocava davvero pesante.
E se lui non aveva intenzione di mollare … beh, di sicuro non l’avrei fatto nemmeno io !
Siamo nel giugno del 2016.
L’appuntamento è con l’annuale “Snowdon Rocks”, la scalata del Monte Snowdon, il più alto del Galles. Sulla cima Mike Peters e il suo gruppo si esibiranno, come ormai da dieci anni consecutivi, in un concerto per raccogliere fondi per la “LOVE HOPE STRENGHT”, la fondazione fondata proprio da Mike Peters insieme all’uomo d’affari statunitense James Chippendale per raccogliere denaro contro la lotta alla leucemia e al cancro, dai quali entrambi sono stati colpiti in passato.
Quasi 500 persone sono salite sui quasi 1.100 metri della montagna.
E’ stata la solita festa, si è cantato e ballato insieme a Mike e agli storici pezzi degli Alarm come “68 guns”, “The deceiver” “Absolute reality” o la struggente “Spirit of ‘76”.
Ma si è parlato anche di prevenzione, della ricerca e delle nuove scoperte che possono dare in qualche modo speranza a milioni di persone nel mondo.
Con Mike c’è ovviamente anche Jules, la bellissima moglie di Mike e madre dei due scatenati Dylan ed Evan, i biondissimi figli della coppia.
Rientrata a casa Jules decide di sottoporsi ad un check-up completo.
Sono giorni particolari per tutto il Galles.
La squadra di calcio nazionale è impegnata nelle finali del Campionato Europeo che inizierà fra pochi giorni in Francia.
Per il Galles è un’occasione speciale.
Non solo non ha mai giocato una fase finale di un Campionato Europeo ma l’ultima volta in cui ha giocato le finali di una competizione internazionale fu nel lontano 1958, ai mondiali di calcio che si disputarono in Svezia.
A “casa Peters” il calcio è una grandissima passione e sono giorni perfetti per Mike e Jules per organizzare barbecue per amici e parenti e assistere poi tutti insieme alla partita.
Il Galles gioca ben aldilà delle aspettative e a casa Peters sono giorni di festa praticamente ininterrotta.
E’ il 4 di luglio.
Il Galles tre giorni prima ha sconfitto, contro tutti i pronostici, il Belgio nei quarti di finale.
Fra due giorni affronterà il Portogallo nella partita di semifinale.
A casa Peters è previsto un grande party per l’occasione.
Quel giorno, quel 4 di luglio, a Jules arriveranno i risultati della sua visita.
Ha un tumore al seno.
Per due giorni non dirà nulla a nessuno, nemmeno a Mike.
Lo farà solo alla fine della partita.
“LOVE HOPE STRENGHT”.
In quel gesto ci sono tutte e tre le parole per le quali Mike sta combattendo da oltre 20 anni la sua battaglia, privata e pubblica, contro il cancro.
Jules, quelle parole, le fa tutte sue.
Solo che ora non c’è più tempo da perdere.
Due operazioni in meno di un mese.
Si, due.
Perché durante la prima operazione il chirurgo si accorge che il male ha già iniziato a farsi spazio nel corpo di Jules.
Se ne accorge quasi per caso, sfiorando con una dito una minuscola massa tumorale.
La biopsia conferma la peggiore delle ipotesi.
Quando arriva la notizia della necessità di una seconda operazione Mike Peters è negli Stati Uniti.
Per lui c’è prima una visita a Washington davanti a diversi membri del Congresso per parlare insieme a James della loro attività, del loro impegno e della battaglia quotidiana di “LOVE HOPE STRENGHT” per sensibilizzare il maggior numero di persone possibili e per raccogliere adesioni.
A questo incontro seguirà un Tour negli gli Stati Uniti insieme alla sua Band.
Dovrebbero essere giorni meravigliosi per Mike, che ha saputo rilanciare la sua carriera più volte, spesso ripartendo quasi da zero.
Ma Jules, il suo amore da più di 30 anni, sta male.
Mike vuole mandare tutto all’aria e tornare a casa, nel Galles del nord, vicino a Jules.
Ma lei insiste.
Mike deve continuare il Tour, ci ha investito denaro e se stesso.
“Ce la posso fare” le dice.
Jules torna sotto i ferri ma pare proprio che nulla, ma davvero nulla, vada per il verso giusto.
Vengono trovate altre aree dove il tumore ha attecchito.
Jules si sottoporrà a 18 settimane di chemioterapia e ad un trattamento con le radiazioni.
Ogni singolo giorno per 4 settimane.
“Un’amica che aveva già vissuto tutto questo mi disse che dopo alcune grosse bevute era stata molto peggio. Così mi sono detta che ce la potevo fare anch’io”.
LOVE HOPE STRENGHT … e anche Jules, come Mike, ne ha da vendere.
Oggi, ad inizio 2019, Jules e Mike possono dire di avere vinto le loro reciproche battaglie contro il cancro.
Entrambi.
Insieme.
La guerra, lo sanno benissimo, non è mai finita.
Ma per entrambi, adesso, ogni singolo giorno è il più grande dei regali.
A seguire
Il trailer sul film dedicato a Mike e alla sua incredibile storia di coraggio.
APPENDICE
E di pochi giorni fa la notizia che a Mike Peters, per il suo impegno nella lotta contro i tumori e per l’opera di raccolta fondi benefici, sarà conferita una delle massime onorificenze previste nel Regno Unito: quella di MBE, ovvero Member of the Order of the British Empire.
Jules mostra alcune ciocche dei suoi meravigliosi capelli biondi che se ne sono andati durante la chemio.
Una donna con la sua forza ha trovato modo di scherzare anche su quello.
“Trixie” è il nome dato da Jules alla sua parrucca.
“Ci abbiamo messo un po’ a fare amicizia. Ma ora siamo diventate inseparabili !”.
Jules racconta anche, in toni diversi, che la perdita dei capelli fu uno dei momenti più difficili da affrontare.
“Questa cosa mi stava distruggendo. Perdere i capelli è stato come perdere la propria femminilità, la propria sessualità. Per un periodo avevo perso completamente il senso di essere “donna”.
Questa è un’immagine della annuale camminata verso il Monte Snowdon, sulla cima del quale Mike Peters si esibisce in un concerto per raccogliere fondi per la LOVE HOPE STRENGHT.
Qui sopra la famiglia Peters al completo è insieme ad un vecchio amico di Mike, Bono Vox, leader degli U2 che, con gli ALARM di Mike Peters e i BIG COUNTRY diedero vita nei primi anni ’80 alla nuova ondata rock del post-punk.
L’attività di Mike come musicista non si è mai interrotta.
Anzi. Anche nel 2018 Mike Peters ha fatto oltre 100 date … e la signora con cappello e pantaloni bianchi è ormai parte integrante del gruppo. E’ sua moglie Jules.
… perché per Jules e Mike il tempo per stare insieme non è mai abbastanza …
Infine due video di due splendide canzoni degli Alarm.
La prima è la struggente “Walk forever by my side”
E’ la seconda è la nuovissima “Beautiful”… difficile non pensare che siano entrambe dedicate alla bellissima Jules …