JAYDEN STOCKLEY: Storia di cigni e brutti anatroccoli.

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Questa è la piccola storia di un “piccolo” calciatore delle serie minori inglesi (dove si gioca ancora  “quel calcio inglese” che fece innamorare quelli della mia generazione).

E’ la storia di un “brutto anatroccolo” di 190 centimetri, che sembra arrivato direttamente dagli anni ’80. Lento, non certo elegante o con grandi doti tecniche. Uno che assomiglia proprio tanto ad un Lee Chapman, un Tony Cascarino, un Mick Harford o un Peter Withe di quei (meravigliosi) anni.

Ma è anche la storia di uno che non ha mai mollato, che a 25 anni ha già giocato in ben 12  squadre diverse (il “Loco” Abreu e il suo record stanno tremando …) e che adesso, da un mese a questa parte, si è ritagliato un posticino nel glorioso PRESTON NORTH END in Championship, ad un passo dall’Olimpo del calcio inglese: quello della Premier che del CALCIO INGLESE ormai, ha salvato ben poco …

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Eddie Howe, il manager del miracolo Bournemouth, il team della costa meridionale inglese che per il quarto anno consecutivo sta giocando nella Premier League inglese, nel settembre del 2009 si trovava in una situazione decisamente diversa da quella attuale.

I “Cherries” sono retrocessi una paio di stagioni prima nella DIVISION TWO, la Quarta divisione inglese, l’ultima delle serie professionistiche e addirittura si sono salvati per un soffio nella stagione precedente.

Quando Eddie Howe subentra a Jimmy Quinn sulla panchina del Bournemouth la salvezza è lontana  10 punti

A poche giornate dalla fine il destino sembra segnato.

E quel destino significa retrocedere nella National League e sparire dal calcio professionistico inglese.

Il miracolo, che i tifosi ribattezzarono “The Great Escape”, si materializza nell’ultima partita casalinga della stagione 2008-2009, vinta contro il Grimsby Town per 2 reti ad 1.

Il Club però si trova sull’orlo del fallimento.

L’HER MAJESTY’S REVENUE AND CUSTOMS (in pratica l’Agenzia delle entrate di Sua Maestà) dovendo riscuotere grosse somme dal Club ne impedisce di fatto ogni attività sul mercato.

Quando Eddie Howe inizia la stagione successiva la rosa è ridotta all’osso.

A tal punto che lo stesso manager si trova costretto, prima del match contro il Burton Albion, a compiere un qualcosa che non è esattamente quello che dovrebbe rientrare tra gli incarichi di un Manager di una squadra professionistica.

Eddie Howe prende il telefono in mano e chiama la Preside della Lytchett Minster School di Poole, cittadina a pochi chilometri da Bournemouth.

Gli serve il suo permesso  per esentare da una lezione di matematica un ragazzo che ha compiuto 16 anni la settimana precedente.

Questo ragazzo gli serve per completare la rosa dei 16 giocatori del Bournemouth che nel pomeriggio di quello stesso giorno devono giocare contro il Burton Albion.

Il nome di questo ragazzo è Jayden Stockley.

Il protagonista del nostro piccolo racconto.

Jayden Stockley gioca a calcio nelle giovanili del Bournemouth e si è già distinto per le sue qualità. Ha le caratteristiche di un attaccante centrale “vecchio stampo”, di quelli alti e prestanti, coraggiosi e battaglieri e fortissimi nel gioco aereo.

Il giovane Jayden però ha anche un’altra grande qualità: “vede la porta” e segna spesso anche con i piedi, destro e sinistro.

Inoltre è un ragazzo serissimo, che fa il suo dovere a scuola e che in allenamento ascolta e impara … e lavora duro.

Sembra l’inizio di una bella favola, di una carriera promettente e con un futuro nel calcio ad eccellenti livelli.

Non sarà così.

Al Bournemouth, nonostante nel 2009 gli facciano firmare un contratto di 5 anni, non riesce mai a trovare con continuità un posto da titolare.

Viene mandato ripetutamente in prestito, addirittura nei semiprofessionisti e comunque mai più su della Division Two, la quarta serie del calcio inglese.

A volte facendo bene altre volte meno.

Jayden Stockley toccherà il punto più basso nel suo periodo in prestito al Torquay United.

19 presenze e un solo gol.

Il Bournemouth però non lo molla, anzi, per due anni consecutivi gli rinnova il contratto.

Insomma, sembra che gli manchi sempre un punto per fare “31” ma le qualità nel ragazzo ci sono, questo ai “Cherries” lo sanno tutti.

Nel frattempo il Bournemouth ha terminato la sua scalata verso la Premier, raggiunta nell’aprile del 2015.

Ovviamente con Eddie Howe sulla panchina dei “Cherries”.

Per Stockley però nella rosa di Premiership non c’è posto e il biondo centravanti viene spedito ancora una volta in prestito (il 9° in 5 anni !).

Stavolta è l’Exeter che richiede le sue prestazioni.

Qui, finalmente, Jayden trova l’ambiente ideale.

Gioca 22 partite e segna 10 reti portando i biancorossi nelle posizioni di vertice della classifica.

Ora il suo nome inizia a circolare anche tra squadre di categoria superiore.

Ma sono gli scozzesi dell’Aberdeen a battere la concorrenza e stavolta per Stockley niente più prestiti.

Il suo passaggio dal Bournemouth ai “Dons” è definitivo.

Jayden ha ancora solo 23 anni.

Sono in molti a ritenere che l’Aberdeen abbia fatto un colpaccio.

Invece Stockley fa fatica.

Non è mai considerato veramente un titolare e il suo “dentro e fuori” dal team non è certo l’ideale per rendere al meglio.

6 reti in 39 partite non sono un bottino soddisfacente e quando l’Exeter riesce a raggranellare la cifra (record per il piccolo Club del Devon) di 110.000 sterline Jayden ritorna più che volentieri nel Club nel quale è riuscito a dare il meglio di sé.

Qui Jayden ritrova gol e fiducia.

I suoi 25 gol stagionali permettono all’Exeter di raggiungere i play-off dove però verranno sconfitti dal Coventry.

Ma se la scorsa stagione è stata eccellente per il possente attaccante di Poole l’avvio di questa stagione è semplicemente straordinario.

In 24 partite mette a segno 16 reti e l’Exeter lotta per uno dei tre posti che garantiscono la promozione in Division One.

Il problema per i “Grecians” (questo il soprannome dei biancorossi) è che Jayden Stockley è ormai “merce” molto ambita per parecchie formazioni di categoria superiore.

La sua clausola di rescissione è fissata a 750.000 sterline.

Un sacco di soldi per il piccolo Club del Devon ma relativamente pochi per formazioni di Championship.

E sarà proprio una formazione di Championship ad assicurarsi le prestazioni di Stockley: il Preston Noth End, leggendario team del calcio britannico che sogna di ritornare un giorno nell’Olimpo del calcio inglese.

Primo passo: acquistare qualcuno che “la butti dentro”.

E Jayden Stockley potrebbe davvero essere l’uomo adatto per riportare il Club in cui giocò praticamente tutta la sua carriera il grande Bill Shankly ai vertici del calcio inglese.

Il brutto anatroccolo si è finalmente trasformato in cigno.

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Per finire due curiosità:

Sapete chi è il calciatore delle 4 divisioni professionistiche inglesi ad aver segnato più reti nell’anno solare 2018 ?

Harry Kane ? Mohamed Salah ? No amici … Jayden Stockley con 32 segnature.

Infine, mentre sto scrivendo questa piccola nota sto buttando un occhio su “Livescore” per seguire la giornata calcistica.

Il Preston North End si è appena portato in vantaggio sul campo del QPR.

Chi ha segnato c’è bisogno che ve lo dica ? 😉

 

https://youtu.be/63k34t-hr98

 

 

 

 

 

Autore: remogandolfi

Amo gli ultimi. Quelli spesso perdenti, autodistruttivi, sfigati fino all'inverosimile. Qui proverò a raccontare qualche piccola storia dei tanti che ho amato, nello sport, nella musica e nel cinema. Accompagnato da tanti amici con le mie stesse passioni.

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